Degli  Ottomani   
 Angora Turco
- Turkish Angora


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IL FASCINO

DI UN
ANGORA TURCO

La loro fama è ben nota nel mondo dei gattofili e la loro eleganza e raffinatezza non passa inosservata in nessuna esposizione felina. Con il loro mantello serico, lucente e morbido come la seta, sono stati immortalati nelle opere di numerosi artisti.

Reduci da un passato che li ha visti prima protagonisti assoluti tra i loro simili e poi vicini all’estinzione, hanno un ricco passato.



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La loro origine geografica è testimoniata dal loro stesso nome, "Angora", sinonimo ancora oggi di "pelo lungo"; la città nel 1923 quando divenne la capitale della Turchia fu ribattezzata con  il nome di Ankara.
Furono scoperti nella terra dei Sultani, dal dotto romano Pietro della Valle, durante uno dei suoi viaggi  all’interno dell’Impero Ottomano, e portati in Italia all’inizio del XVII secolo.


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In alcune delle sue lettere inviate in patria all'amico Mario Schipano, e custodite oggi in gran parte nella biblioteca del Vaticano, egli descriveva questi piccoli felini con grande entusiasmo: "... la loro grandezza e la loro bellezza stanno nel colore e nel pelo sottile,  lucido,  morbido, delicato come la seta, e così lungo che pur essendo riccio in qualche punto, ricadente ed inanellato in particolare alla gorgiera, sul petto e sulle gambe. La parte più bella del loro corpo è la coda,  molto lunga e tutta ricoperta di peli lunghi e sottili, che i gatti portano rovesciata sul dorso come fanno gli scoiattili. La punta tenuta in alto a forma di pennacchio è molto gradevole a vedersi ..."


Considerati un gioiello raro e prezioso riscossero un’enorme successo in tutta Europa.
L’aristocrazia impazzì per il piccolo felino, arrivando a pagare cifre da capo giro pur di averne uno.
Era la prima volta che gli europei potevano ammirare dei gatti a pelo lungo e di una tale bellezza.



Il giudice Harrison Weir, il primo presidente del National Cat Club, fu l'ideatore della prima manifestazione felina al mondo organizzata al Cristal Palace di Londra il 13 luglio nel 1871.

Nel suo libro Our Cats and all about Them pubblicato nel 1889 scrisse:

"... i migliori Angora Turchi e di grande valore sono d'un bianco puro e hanno gli occhi blu. Questi gatti  sono considerati il massimo della perfezione felina.

I colori sono vari, però il nero e l'ardesia (grigio) devono avere gli occhi arancioni.  Il blu ed il bianco sono i più apprezzati  ...".


Herrison Weir

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Durante questo periodo le esposizioni diventarono un evento mondano di forte richiamo per la nobiltà inglese...
Apprezzate le loro qualità estetiche, alla fine di questo secolo, diversi allevatori  incominciarono ad incrociarlo con altri gatti creando nuove razze feline, che riscossero molto successo anche grazie al loro patrimonio genetico.
Lo sfruttamento fu tale che il governo turco dovette intervenire per evitarne l'estinzione e, così negli anni '50 in Turchia si diede il via ad un programma per la salvaguardia della specie affidando le loro sorti ad un gruppo di esperti in riproduzione felina degli zoo di Ankara e di Istanbul, dove ancora oggi è possibile vederne i discendenti.
La razza venne dichiarata "TESORO NAZIONALE" e furono vietate le esportazioni, divieto che persiste ancora ai giorni nostri.
Soltanto quattro anni più tardi alcune coppie di gatti ottennero il permesso di lasciare la Turchia per approdare in America.


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Negli anni sessanta in Inghilterra alcuni allevatori cercarono di ricreare l'Angora Turco selezionando dai gatti, di razza orientale, i soggetti a pelo lungo. Questa razza nuova che ne derivò, riconoscibile, perchè molto longilinea con la testa tipica dei gatti orientali, fu chiamata per un trentennio "Angora"; di recente per evitare confusioni con l'Angora Turco, è stata ribattezzata "Orientale a pelo lungo".

L'Orientale a pelo lungo e l'Angora Turco sono  fortunatamente  rimasti due ceppi distinti, anche se in questi anni questa razza ha creato molta confusione, in particolare ha  radicato l'idea che il  gatto Angora Turco, non fosse altro che un gatto bianco a  pelo lungo con il naso dritto.


L'Angora Turco, è invece una delle razze a pelo lungo più antiche di cui si abbiano notizie certe sin dal 1400 d.c.


Melody - degli Ottomani - Angora Turco

Da diversi decenni, appassionati di questo magnifico felino, si dedicano all’allevamento, ottenendo splendidi
soggetti molto apprezzati per l’estetica ed il carattere. Si deve al loro splendido carattere dolce, affettuoso ed equilibrato la possibilità di trascorrere momenti piacevoli in loro compagnia.

Attraverso i movimenti della coda, che deve essere lunga e folta, larga alla base per assottigliarsi in punta e con un folto pennacchio, e attraverso il loro modo di miagolare con modulati vocalizzi, instaurano una sorta di dialogo con il loro interlocutore.

Giocherelloni e curiosi sapranno con le loro zampe anteriori rimettere “ordine” nei cassetti o negli armadietti a loro accessibili.Ottimi nel riporto ed eccellenti portieri, vi movimenteranno le giornate un po’ noiose e sapranno integrarsi nella famiglia, diventando ottimi compagni di vita.



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